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  Pubblicata il: 04/05/2004 nella categoria: Turismo da: Davide


CHIALVETTA: LA SCURCIO E LA MISOUN D’EN BOT

 
Arrivati ad Acceglio (1220 m), ultimo comune della Valle Maira, classiche escursioni per gli amanti della montagna si snodano a partire dal Vallone di Unerzio, la cui bellezza naturale è caratterizzata dall’ambiente umido del torrente e da ricche foreste

 

"chialvetta1.jpg(32,9Arrivati ad Acceglio (1220 m), ultimo comune della Valle Maira, classiche escursioni per gli amanti della montagna  si snodano a partire dal Vallone di Unerzio, la cui bellezza naturale è caratterizzata dall’ambiente umido del torrente e da ricche foreste di conifere che in alto lasciano spazio ad estesi pascoli.

"La Scurcio", che in occitano significa "La Scorciatoia", è un sentiero che dalla  borgata di Frere risale il Rio Unerzio, offrendo importanti spunti naturalistici e sulla storia occitana: il percorso stesso segue la più antica via di comunicazione fino al secolo passato.

Grazie alla sua funzione, esso raggiunge e attraversa tutte le borgate del vallone, ottimamente ristrutturate, con grandi pregi architettonici e urbanistici: Frere, Gheit, Chialvetta, Pratorotondo e Viviere.

L’insieme degli interessi presenti sull’itinerario gli ha valso il riconoscimento di "zona di notevole interesse pubblico".

 

LA MISOUN D’EN BOT - Museo etnografico

A Chialvetta, presso la "Trattoria della Gardetta" è possibile richiedere a Rolando o a Maria Luisa, la visita al museo "La Misoun d’en bot" (in occitano significa "La casa di una volta"), all’interno del quale è ricostruita con particolare cura e in sezioni ben strutturate la testimonianza della vita di un tempo, raccontata dagli oggetti raccolti nelle borgate abbandonate del vallone.

Il Museo ricrea l’interno di una abitazione tradizionale dell’Alta Valle Maira, composta da cucina, stanza da letto, stalla e fienile. Nella cucina si possono notare pentole in rame, un paiolo per la polenta, stoviglie in ceramica e un tavolo a libro: vi sono esposti anche pani di segale e orzo. Nella stanza da letto si trovano un letto in legno, una culla, un armadio, lenzuola tessute a mano e alcuni portacandele.
Sono esposte inoltre antiche trappole per topi, faine e volpi.  Su dei manichini vengono presentati i costumi femminili della valle e nel grande salone al piano terra sono raccolti gli attrezzi di lavoro dei mestieri di un tempo: calzolaio, fabbro, maniscalco, falegname.

 

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