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pagina web pubblicata il: 25/10/2006 nella categoria: Occitània
da: InGranda |
_CHANTAR, JUAR E DANÇAR
IL MANUALE D’OCCITANO PER I PICCOLI DELLE VALLI
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Voluto dall’Assessorato alla cultura della Regione Piemonte, che con una bella presentazione dell’assessore Gianni Oliva sottolinea l’importanza del cammino pedagogico intrapreso con questa collana, e pubblicato dalla Chambra d’Òc, è il primo titolo di una collana multimediale che, secondo la legge 482/99, si presenta come strumento didattico indispensabile agli insegnanti per insegnare la lingua occitana nelle scuole! La suddetta collana, che si intitola "Aprene", in linea con i programmi previsti, propone dei materiali (libri arricchiti da cd audio) che aiutano a costruire un percorso graduale per apprendere la lingua, cammino che si sviluppa in argomenti differenti per bambini dai tre agli undici anni. Sono dei piccoli manuali, complementari tra loro, tutti accompagnati da una semplice guida per l’insegnante, guida che non è altro che una raccolta di riflessioni e idee per realizzare l’esperienza. "Chantar, juar e dançar" dunque è il primo di questi libri: realizzato per bambini dai 3 agli 8 anni, è adatto a tutte le classi in cui si voglia cominciare un cammino linguistico. Organizzato in unità didattiche, si serve di un personaggio conduttore, Neta la mascheta, una piccola masca furbetta, per presentare argomenti Vicini ai bambini quali il corpo, la casa, gli animali, i giochi. Va innanzitutto sottolineato che è stato realizzato dopo alcuni anni di sperimentacioni in scuole materne e elementari del territorio delle Valli occitane. Il libro parte dal principio che `si può apprendere una lingua divertendosi e perciò propone giochi, canzoni, danze, storie del bosco e leggende e tutto è sonorizzato nel cd audio allegato. La ingua usata è la variante di occitano alpino orientale delle Valli centrali, semplificata per essere adatta ai bambini, e per questo si invitano gli insegnanti che adopereranno questo libro a proporre in classe una ricerca lessicale e forme differenti. La grafia è quella classica perchè è la grafia comune a tutto il territorio di lingua d’òc sia da questo sia dall’altro versante delle Alpi e dunque ci permette di entrare in contatto con tutta l’Occitania e di imparare a leggere e gustare il ricco patrimonio di letteratura oggi presente in lingua occitana. In una società come quella odierna che vede molte diverse etnie a contatto, questa proposta parte dall’idea di rinforzare il valore della lingua d’origine come mezzo di identità che dà la possibilità di mettersi in relazione con le altre lingue e culture del territorio delle Valli in un reale processo d’integrazione, siano esse lingue di minoranze diverse o di popoli immigrati. È importante il cammino per avere ben chiaro e ben radicato il valore della nostra lingua e della nostra cultura; ciò ci permette una relazione positiva e collaborativa con le altre culture e ancora di costruire e rinforzare una buona identità, Per dirla con le parole di A. Maalouf: "Ciascuno di noi dovrebbe essere incoraggiato a farsi carico della propria diversità, a concepire la propria identità coma la somma delle sue diverse appartenenze, invece di confonderla con una sola, eretta ad appartenenza suprema e a strmento di esclusione, talvolta strumento di guerra".
Puoi vedere alcune unità del libro (e ascoltarle in lingua originale nella sezione occitana delle Nòvas)
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